La Spugna di Fiele

Assorbe e rilascia veleno…

Saviano non è pavese. Sarà milanese?

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Il comune di Pavia ha rifiutato la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Il sindaco di quella città, Alessandro Cattaneo, coetano del giovane scrittore costretto a vivere sotto scorta, spiega che il fatto che Saviano abbia tenuto due incontri in città nell’ultimo anno, non è una motivazione valida. “Mi sembra un uomo di parte, invece che di tutte le parti come dovrebbe essere chi si batte contro la mafia”. Questo il motivo per cui – con otto voti contrari, dieci non espressi e sedici a favore – il Consiglio comunale ha respinto la mozione dell’opposizione.
Parlando a Vieni via con me, trasmissione che nell’autunno scorso fece registrare record di ascolti mai raggiunti dalla terza rete Rai, dei rapporti tra la Lega e le ‘ndrine, Saviano fece arrabbiare, e non poco, il ministro Roberto Maroni che pretese di replicare. I conduttori lo invitarono in trasmissione e così lui poté elencare in diretta, davanti a milioni di telespettatori  tutti i successi del Viminale nella lotta alle mafie.
Pace fatta dunque? No. Il fatto di venerdì, 10 giugno, dimostra che i leghisti serbano ancora un certo rancore nei confronti di Saviano, se la sono legata al dito. Per fortuna, da quanto si apprende dal quotidiano La Stampa, quello che Pavia nega allo scrittore di Gomorra, potrebbe arrivare da Milano. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, sarà uno dei primi atti del nuovo sindaco Giuliano Pisapia, stando a quando dice il consigliere Manfredi Palmeri. Staremo a guardare. Intanto tutta la nostra solidarietà a Saviano, non ha la cittadinanza onoraria di Pavia ma è sicuramente considerato da una buona parte di questo Paese un cittadino d’onore di tutta l’Italia.

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